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Fondo Liana Bortolon
Nata a Feltre nel 1923, Liana Bortolon dopo gli studi liceali si iscrisse alla Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università Cattolica nel novembre 1941, laureandosi nel febbraio del 1947, con il prof. Mario Apollonio. Dopo un breve periodo trascorso in qualità di segretaria all'Alfa Romeo, nel gennaio 1949 venne assunta dalla casa editrice Vita e Pensiero, dove ebbe la possibilità di lavorare per diversi anni a fianco di padre Agostino Gemelli. Tra il 1957 e il 1958 tenne una rubrica d'arte sul settimanale "Gente", da poco fondato da Edilio Rusconi e, a partire dal 1958, entrò come esperta d'arte al settimanale "Grazia" di Mondadori, sulle cui pagine tenne una rubrica tutta sua fino all'inizio degli anni Novanta. Liana Bortolon ha potuto così svolgere per oltre un trentennio un prezioso lavoro militante e pionieristico di indagine sull'arte contemporanea, attività che la rese molto popolare tra i lettori che le scrivevano centinaia di lettere per avere informazioni e consigli, al punto che l'editore dovette creare un apposito ufficio per gestire la massa epistolare in entrata. Ha collaborato anche a "Epoca", "Arianna", "Panorama", "Casaviva", "Diner's", "Arte", "Ad", ed ha pubblicato diversi libri di critica e di divulgazione dell'arte moderna e contemporanea, alcuni dei quali tradotti anche all'estero. Il suo lavoro l'ha portata a frequentare gallerie e musei e ad incontrare importati protagonisti dell'arte e della cultura italiana, ma non solo, come Gio Ponti, Marino Marini, Francesco Messina, Giacomo Manzù, Orfeo Tamburi, Roberto Longhi, Raffaele Carrieri, Man Ray e moltissimi altri; incontri e sodalizi di cui la sua biblioteca, ora all'Università Cattolica di Milano, è preziosa testimonianza. Ha organizzato la mostra "Premio Grazia" nel 1969 presso la Sala della Balla nel Castello sforzesco di Milano e "La grande Domenica", presso la Rotonda di via Besana nel 1974, dedicata ai pittori naïfs.
Le numerose opere d'arte appartenenti alla sua collezione personale sono state donate alla Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda di Feltre, sua città natale. Le carte archivistiche di Liana Bortolon sono pervenute alla Biblioteca d'Ateneo unitamente alla donazione del fondo librario. L'archivio è stato sottoposto a un primo riordinamento con relativo parziale ricondizionamento delle carte, e risulta ora composto da 6 serie suddivise in 8 faldoni che comprendono l'epistolario, le fotografie, vari materiali di lavoro, appunti e ritagli di giornale. L'epistolario consta di circa 300 lettere di vari mittenti e di circa 150 lettere di carattere personale e coprono l'arco temporale 1947-2002. L'archivio è consultabile secondo le norme previste dal regolamento della Biblioteca.
Schema sintetico del fondo:
- Serie 1: Carteggio privato* (1 faldone)
- Serie 2: Carteggi* (2 faldoni)
- Serie 3: Carte personali (1 faldone)
- Serie 4: Carte professionali (2 faldoni)
- Serie 5: Comunicati stampa (1 faldone)
- Serie 6: Materiali diversi (1 faldone)
*L'epistolario consta di circa 300 lettere di vari mittenti e di circa 150 lettere di carattere personale.
Inventario delle carte archivistiche (598,64 KB)
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